FERRARA: Carlo Guarienti – La realtà del sogno (dal 29 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023) a cura di Alessandro Bagni

Carlo Guarienti - La realtà del sogno

CARLO GUARIENTI – LA REALTÀ DEL SOGNO

 

 

Cortile del Castello Estense di Ferrara, 28 ottobre 2021


Presentazione della mostra “La realtà nel sogno”, visitabile dal 29 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023.

Carlo Guarienti

Gli occhi di Carlo Guarienti, fisiche e tangibili appendici esterne dell’occhio interno autore della sua eclettica opera artistica, si fanno lucenti di viva umanità nel riconoscere l’amico di lunga data – il professor Vittorio Sgarbi – tributargli gli onori per una carriera che lascia a noi spettatori e fruitori dell’arte l’onere della conservazione della bellezza e della sua giusta e doverosa consacrazione, parafrasando l’intervento del presidente di Ferrara Arte.

Carlo Guarienti

E trattando della mostra allestita in occasione del novantanovesimo compleanno del maestro Guarienti, non possiamo che considerare davvero l’immersione nella profondità di quello che è un valentissimo exemplum della sua produzione artistica, che copre in maniera completa e cronologica tutte le diverse fasi della sua sensibilità creativa con rispettosa meticolosità, un viaggio esplorativo all’interno di una bellezza intrisa di mistero, mai soggiogata alle aspettative più logiche e aride, bensì in perenne sfida al tristo imperium dell’arte sonnolenta di chi cede al più conformista degli anticonformismi.

Carlo Guarienti

Proprio questa ribellione alla ribellione viene espressa da Guarienti, nel corso dei suoi primi passi come artista, con una pittura di un realismo qualitativamente e stilisticamente affine alla tradizione più squisitamente rinascimentale, ma che al contempo ricerca una chiave interpretativa, rispetto ai grandi maestri quattro e cinquecenteschi, apprezzabilmente personale e pregna di rimandi a un contemporaneo illustre da tramandare e riscoprire. A questo riguardo doveroso è sottolineare i richiami a Giorgio de Chirico che animano lo sfondo del capolavoro giovanile San Gerolamo (1946, Fondazione Cavallini Sgarbi), esempio illustre dello spirito contro-avanguardista che ispira l’artista nel suo primo periodo.

Carlo Guarienti

Il visitatore, proseguendo nella mostra, potrà osservare uno stacco stilistico notevole trovandosi al cospetto delle opere di produzione più matura: ecco che l’estro immaginifico del maestro si scatena, come un cavallo privato delle briglie scalpita verso una libertà ritrovata da vivere secondo l’immediata naturalezza intrinseca al suo stesso tessuto esistenziale. Qui ci viene svelato un universo onirico dove il dosato ricorso a dimensioni ed espedienti tangibili come lo spazio e il colore si fondono tra loro in una sintesi che incarna la più profondamente umana e imperfetta delle misure, quella del tempo: il tempo diventa oggetto fisico, lo si ascolta, lo si riesce persino a tastare, a tratti, nel suo ingombrante fermarsi e ripartire.

Carlo Guarienti

Lo sgomento estatico che proviamo davanti a opere come crux desperationis, in aperto dialogo con l’Incubo di Johann Heinrich Füssli, si deve al tremendamente efficace tentativo di trasferire il tempo universale dei nostri sogni in un’arte pittorica e scultorea di eccezionale qualità esecutiva.

Carlo Guarienti

Per ritrovare le vibranti e pulsanti vertigini di una contemplazione artistica sempre più rara da sperimentare, questo autore raccomanda caldamente una visita a una delle più riuscite mostre allestite entro la suggestiva cornice del Castello che rende Ferrara riconoscibile nel mondo.

Alessandro Bagni

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